sabato 5 luglio 2014

Mozione del Patto Città Consapevole suggerita dall'Assemblea del 27 giugno e redatta il 2 luglio



La sottonotata mozione, suggerita dall'Assemblea Straordinaria delle associazioni aderenti al "Patto Città Consapevole" in data 27 giugno u.s. e redatta dal gruppo promotore il 2 luglio, è soggetta alla sottoscrizione di adesione da parte delle associazioni e dei singoli cittadini. 
Per aderire inviare una mail a patto@veneziaconsapevole.it
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Riprendiamoci la città

La città umiliata
Lo scandalo Mose che ha colpito al cuore Venezia segna il drammatico collasso di una pratica pluridecennale di un potere, anche a scala locale, che già da tempo si era rivelato in complesso incapace di affermare l’interesse generale della città sulla prepotenza degli interessi particolari, sul turismo selvaggio, sul degrado urbano e civile.

La democrazia espropriata
La stessa democrazia ne esce espropriata e stravolta da un malaffare tanto potente da piegare ai propri interessi di rapina perfino gli orientamenti strategici  della nostra comunità.

Una discontinuità radicale
In questa situazione di eccezionale gravità le associazioni e i soggetti aderenti al Patto per la città consapevole ritengono non si possa continuare con le vecchie, fallimentari pratiche autoreferenziali della politica, ma che la società civile debba assumersi una responsabilità diretta della situazione.

Un progetto di cittadinanza
La ripresa può nascere solo dentro il tessuto sociale e civile e avere la sua molla in un protagonismo dei suoi cittadini che porti alla creazione dal basso di un comune progetto di cittadinanza motore di un progetto condiviso di rinascita della città, a cui il Patto sta cercando di dare corpo anche attraverso il “Laboratorio della città” recentemente avviato.  

Per questo:

  • chiedono in generale che l’attuale incertezza istituzionale che paralizza la città finisca al più presto, e, nello, specifico, che non siano frapposti ostacoli burocratici di sorta all’espressione del libero impegno civile dei cittadini;
  •  riaffermano  il loro impegno a fare della terza edizione del “Festival di Venezia città vivariprendiamoci la città” l’occasione in cui la società civile manifesti coralmente la  volontà di non rassegnarsi, di non morire;
  • invitano tutti i soggetti attivi, dell’associazionismo, della cultura, dell’informazione, dell’impegno sociale e civile, i cittadini tutti, partecipando al Festival con loro iniziative, a dare il segno concreto della svolta.