La sottonotata mozione, suggerita dall'Assemblea Straordinaria delle associazioni aderenti al "Patto Città Consapevole" in data 27 giugno u.s. e redatta dal gruppo promotore il 2 luglio, è soggetta alla sottoscrizione di adesione da parte delle associazioni e dei singoli cittadini.
Per aderire inviare una mail a patto@veneziaconsapevole.it
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“Riprendiamoci
la città”
La città umiliata
Lo
scandalo Mose che ha colpito al cuore Venezia segna il drammatico collasso di
una pratica pluridecennale di un potere, anche a scala locale, che già da tempo
si era rivelato in complesso incapace di affermare l’interesse generale della
città sulla prepotenza degli interessi particolari, sul turismo
selvaggio, sul degrado urbano e civile.
La
democrazia espropriata
La
stessa democrazia ne esce espropriata e stravolta da un malaffare tanto potente
da piegare ai propri interessi di rapina perfino gli orientamenti
strategici della nostra comunità.
Una
discontinuità radicale
In
questa situazione di eccezionale gravità le associazioni e i soggetti aderenti
al Patto per la città consapevole
ritengono non si possa continuare con le vecchie, fallimentari pratiche
autoreferenziali della politica, ma che la società civile debba assumersi una
responsabilità diretta della situazione.
Un
progetto di cittadinanza
La
ripresa può nascere solo dentro il tessuto sociale e civile e avere la sua
molla in un protagonismo dei suoi cittadini che porti alla creazione dal basso
di un comune progetto di cittadinanza
motore di un progetto condiviso di rinascita della città, a cui il Patto sta
cercando di dare corpo anche attraverso il “Laboratorio
della città” recentemente avviato.
Per
questo:
- chiedono in generale che l’attuale incertezza istituzionale che paralizza la città finisca al più presto, e, nello, specifico, che non siano frapposti ostacoli burocratici di sorta all’espressione del libero impegno civile dei cittadini;
- riaffermano il loro impegno a fare della terza edizione del “Festival di Venezia città viva – riprendiamoci la città” l’occasione in cui la società civile manifesti coralmente la volontà di non rassegnarsi, di non morire;
- invitano tutti i soggetti attivi, dell’associazionismo, della cultura, dell’informazione, dell’impegno sociale e civile, i cittadini tutti, partecipando al Festival con loro iniziative, a dare il segno concreto della svolta.